XXVI Congresso Internazionale di Studi dell’Associazione

Italiana di Linguistica Applicata (AItLA)

 

 

 

L’interazione comunicativa: relazioni, pratiche, prospettive

Communicative Interaction: Relationships, Practices, Perspectives

Interaction communicative : relations, pratiques, perspectives

 

 

 

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Campus di Forlì

12 e 13 febbraio 2026

Call for papers

 

invio delle proposte entro il 7 luglio 2025

 

 

temario in italiano

call-for-papers in English

appel à communications en français

 

 

 

Temario

 

L’interazione comunicativa: relazioni, pratiche, prospettive 

L’interazione comunicativa è un tema costante nel campo delle scienze umane e sociali. Le evoluzioni recenti – nella sua concettualizzazione, nella ricchezza delle analisi empiriche che ne sono alla base e nella pluralità di metodologie adottate – riflettono sia un interesse crescente verso le dinamiche dell’interazione scritta e orale, verbale e non verbale, in presenza e a distanza, in svariati ambiti socio-situazionali e istituzionali, sia i cambiamenti indotti dalle innovazioni digitali. A distanza di dieci anni dall’occasione del XVI Congresso AItLA (Università di Modena e Reggio Emilia) e dal volume che ne è seguito (Andorno & Grassi, 2016), e in una linea di continuità con i Congressi e volumi AItLA più recenti (Caruso & Maffia, 2023; Cirillo & Nodari, 2024) focalizzati, rispettivamente, sulla comunicazione diseguale e sulla comunicazione multimodale, il XXVI 

Congresso internazionale AItLA, che si terrà all’Università di Bologna, nella sede di Forlì, pone nuovamente il tema dell’interazione al centro del dibattito. L’intento è duplice: mantenere l’interesse per oggetti di ricerca consolidati e seguirne gli avanzamenti; interrogare alcune declinazioni emergenti del tema. Il focus del XXVI Congresso è, infatti, sull’interazione comunicativa considerata in relazione a ‘oggetti’, processi, fenomeni (sistemi linguistici, mediazione, apprendimento, multilinguismo, intelligenza artificiale, ecc.) – oltre che ai metodi correnti, qualitativi e quantitativi – con l’obiettivo di identificarne, descriverne e interpretarne le peculiarità osservabili nell’interazione stessa. Richiamando le declinazioni principali, si sollecitano, di seguito, per ciascuna di esse, interventi teorici, metodologici e applicativi che possano contribuire a configurare lo stato corrente degli studi sull’interazione comunicativa e a tratteggiare prospettive future. 

 

Interazione e sistema linguistico 

Mentre in alcune discipline della linguistica (in senso ampio) l’interazione ha da tempo un ruolo centrale (si pensi all’analisi della conversazione, alla mediazione o all’apprendimento L2 (cfr. Fele, 2007; Zorzi, 2007; Andorno & Grassi, 2016), negli anni recenti è al centro dell’interesse anche delle ricerche sulla struttura delle lingue, tendenza evidenziata dalla pubblicazione del primo libro di testo su “Interactional Linguistics” (Couper-Kuhlen & Selting, 2018), dalla nascita dell’omonima rivista (curata da Mushin & Pekarek Doehler) e dall’uscita di diversi importanti volumi (in particolare, Selting & Barth-Weingarten, 2024). L’interazione diventa così un tema trasversale a pieno titolo, poiché investe la descrizione e l’analisi di tutti i livelli di struttura linguistica (De Stefani & Veronesi, 2020; Calaresu, 2022). Si auspicano quindi contributi che adottino un approccio allo studio delle lingue orientato verso l’interazione, ovvero verso le cornici di fonologia/morfologia/sintassi/semantica esaminate dalla prospettiva dell’interazione. 

 

Interazione e apprendimento 

“La nicchia fondamentale per la comunicazione umana”, scrive Levinson (2019), “è l’interazione sociale in un contesto faccia a faccia: è questo il contesto in cui il linguaggio è appreso, in cui avviene la maggior parte dell’uso linguistico e quasi certamente il contesto in cui si è evoluto”. Se questo postulato assume l’apprendimento come intrinsecamente legato all’interazione, una vasta ricerca empirica (cfr. ad es., Nystrand, 1997; Walsh, 2011; Fasulo & Pontecorvo, 2022 [1999]; Gardner, 2019; Caronia, 2021; Depperman & Pekarek-Doehler, 2021) evidenzia come le forme dell’interazione abbiano implicazioni dense per l'apprendimento e come la qualità di tali forme influenzi la qualità dell’apprendimento. 

Apprendere tramite l’interazione apprendere l’interazione, nella propria o in un’altra lingua, in contesti educativi guidati o di tipo incidentale, sono i leitmotiv che potranno orientare contributi sull’osservazione e analisi dei processi interazionali. Da questa prospettiva, l’interazione linguistica può essere osservata anche in riferimento ai contenuti (multi)mediali (Busch & Pfisterer, 2011), quali strumenti di autoformazione e/o materiali glottodidattici (Barrot, 2021), oppure rispetto alle specificità delle interazioni nei nuovi media e nelle attività di gaming (Hofstetter & Robles, 2023). 

 

Interazione e pluri/multilinguismo 

Sempre più numerosi sono gli studi che osservano l’interazione pluri/multilingue tra persone che non condividono la stessa lingua (parlata o dei segni) e cultura attraverso un’ampia varietà di strumenti concettuali e di pratiche, tra cui citiamo p.e. l’intercomprensione (cfr., ad es., Bonvino & Garbarino, 2022), l’inglese lingua franca (Jenkins, 2020), il translanguaging (García & Li, 2014) e il translingualism (Canagarajah, 2013). In questo ambito si possono anzitutto esplorare le caratteristiche dell’interazione scritta e orale da una duplice prospettiva: da un lato, l’analisi delle interazioni plurilingui, in riferimento alle specificità di alcuni contesti (familiari, educativi, istituzionali, professionali) e/o al plurilinguismo come tratto identitario delle persone o degli apprendenti; dall’altro, le proposte che promuovono il plurilinguismo nell’educazione. In riferimento all’analisi delle interazioni plurilingui, inoltre, vanno considerati gli studi sulla mediazione linguistico-culturale, che hanno messo in luce come la presenza di un/a interprete o mediatore/trice modifichi le dinamiche dell’interazione pluri/multilingue, che diventa un pas de trois (Wadensjö 1998): chi traduce non solo partecipa alla co-costruzione del significato ma assume (o gli/le vengono assegnati) una molteplicità di ruoli che influiscono sullo svolgimento dell’interazione stessa (Angelelli, 2004; Baraldi and Gavioli, 2012; Llewellyn-Jones and Lee, 2014). Si auspicano pertanto anche contributi che mettano in luce nuovi aspetti rilevanti dell’interazione mediata, possibilmente in contesti ancora poco esplorati. 

 

Interazione e intelligenza artificiale 

L’intelligenza artificiale si è rapidamente diffusa in diversi ambiti della vita umana, rendendo sempre più frequenti le interazioni uomo-macchina; in ambito educativo, ad esempio, si osserva l’apprendimento o acquisizione delle lingue seconde con diversi chatbot nel ruolo di tutor o partner conversazionale (Bibauw et al., 2022; Chiu et al., 2023; Huang et al., 2022). L'IA ha inoltre suscitato interesse anche in riferimento al possibile impatto sull’uso e sul mutamento linguistico (Rudnicka, 2023). Nel panorama dei diversi tipi di interazione orale e scritta è quindi rilevante considerare anche quella con l’IA, sia per le caratteristiche discorsive e linguistiche inerenti alla produzione dei sistemi automatici (es. sintassi, lessico, pragmatica della produzione dei chatbot) e alla produzione dell’interlocutore umano (cfr., ad es., Mindner et al., 2023), sia per i tratti più tipicamente interazionali (es. dominanza, negoziazione del significato, feedback). Si invitano lavori che esplorino le applicazioni dell’IA (ad esempio, ma non solo, ChatGPT) nel campo della linguistica applicata e della linguistica, più in generale. 

 

Interazione e multimodalità 

Gli studi sull’interazione hanno da tempo messo in evidenza come gli elementi paralinguistici e cinetici siano strettamente legati a quelli verbali e contribuiscano alla co-costruzione del significato (Poyatos, 1997). Talvolta un messaggio può essere espresso esclusivamente utilizzando segni non verbali (uno sguardo, un gesto) e lo studio della comunicazione non verbale è oggi agevolato e reso ancor più sistematico dagli strumenti informatici e dall’analisi conversazionale multimodale (Mondada, 2014, 2016, 2019; Eilittä et al., 2023). Si accolgono quindi analisi dettagliate della multimodalità, basate su dati video in grado di far luce sugli aspetti co- e non verbali delle interazioni, che possano continuare ad alimentare gli studi avviati con il XXIII Congresso AItLA (Cirillo & Nodari 2024). 

 

Interazione e silenzio 

Gli studi sull’interazione comunicativa nelle varie forme sopra descritte si sono concentrati su ciò che gli interlocutori dicono e su ‘come’ il dire si realizza in diversi contesti. Ma si comunica anche nel silenzio (Goodwin, 2004; Mushin & Gardner, 2009), inteso non come mera assenza di suono, ma come percepibile assenza di parola laddove questa potrebbe essere pronunciata (Bilmes, 1994). Si auspicano quindi contributi sulla posizione, funzione e durata di diverse tipologie di silenzi osservabili nell’interazione (v. Sacks et al., 1974 e Hoey, 2020 sulla distinzione tra pause, gap e lapse) e sulle implicazioni professionali ed etiche della non-parola in interazioni mono- e plurilingue. 

 

Interazione e patologia 

Numerosi disturbi del linguaggio possono intaccare le abilità verbali dei parlanti e quindi minare la qualità delle loro interazioni comunicative nel contesto di una competenza linguistica matura (es. nelle afasie, nelle demenze oppure nelle psicopatologie), oppure impedirne il pieno ed efficace sviluppo nel corso dell’ontogenesi (es. nel Disturbo Primario del Linguaggio oppure nei Disturbi dello spettro autistico) (APA, 2022; Adornetti, 2018). Si incoraggia pertanto l'invio di contributi che esplorino le competenze interazionali in popolazioni cliniche di età evolutiva, adulta ed involutiva (pre-senile e senile). 

 

Riferimenti bibliografici 

Adornetti, I. (2018). Patologie del linguaggio e della comunicazione. Carocci 

Andorno, C., & Grassi, R. (Cur.) (2016). Le dinamiche dell'interazione. Prospettive di analisi e contesti applicativi. Associazione Italiana di Linguistica Applicata. 

Angelelli, C. (2004). Revisiting the interpreter’s role. Benjamins 

American Psychiatric Association (2022). DSM-5-TR. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th Edition. Text Revision. American Psychiatric Association. (Traduzione italiana: Nicolò, G. & Pompili E., cur., 2023, DSM-5-TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Text revision. Raffaello Cortina Editore) 

Baraldi, C. & Gavioli, L. (Cur.) (2012). Coordinating Participation in Dialogue Interpreting. 

Benjamins.

Barrot, J. S. (2021). Social media as a language learning environment: a systematic review of the literature (2008-2019). Computer Assisted Language Learning35(9), 2534-2562. 

Bibauw, S., Van Den Noortgate, W., François, T., & Desmet, P. (2022). Dialogue systems for language learning: A meta-analysis. Language Learning & Technology, 26(1), 1-24. 

Bilmes, J. (1994). Constituting silence: Life in the world of total meaning. Semiotica98, 73-87. 

Bonvino, E., & Garbarino, S. (2024). Intercomprensione. Caissa Italia. 

Busch, B., & Pfisterer, P. (2011). Interaction and media. In R. Wodak, B. Johnstone & P. Kerswill (Cur.), 

Sage Handbook of Sociolinguistics (pp. 420-434). Sage Publications Ltd. 

Calaresu, E. (2022). La dialogicità nei testi scritti. Tracce e segnali dell'interazione tra autore e lettore. Pacini Editore. 

Canagarajah, S. (2013). Translingual Practice. Global Englishes and Cosmopolitan Relations. Routledge. Caronia, L. (ed.) (2021). Language and Social Interaction at Home and School. John Benjamins.

Caruso, V., & Maffia, M. (Cur.) (2023). Vecchie e nuove forme di comunicazione diseguale: Canali, strutture e modelli. Associazione Italiana di Linguistica Applicata. 

Chiu, T. K., Xia, Q., Zhou X., Chai C.S. & Cheng M. (2023). Systematic literature review on opportunities, challenges, and future research recommendations of artificial intelligence in education. Computers and Education: Artificial Intelligence4, 100118. 

Cirillo, L., & Nodari, R. (Cur.) (2024). Contesti, pratiche e risorse della comunicazione multimodale. Associazione Italiana di Linguistica Applicata. 

Couper-Kuhlen, E. & Selting, M. (2018). Interactional Linguistics: Studying Language in Social Interaction. Cambridge University Press. 

De Stefani, E., & Veronesi, D. (2020) Dagli studi sul parlato alla linguistica interazionale. Ricerche sull’uso ordinario della lingua italiana. Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata49(3), 464-490. Deppermann, A., & Pekarek Doehler, S. (2021). Longitudinal conversation analysis - introduction to the special issue. Research on Language and Social Interaction54(2), 127-141.

Eilittä, T., Haddington, P., Kamunen, A., Kohonen-Aho, L., Rautiainen, I. & Vatanen, A. (2023). 

On the complexities of interaction: An introduction. In P. Haddington, T. Eilittä, A. Kamunen, L. 

Kohonen-Aho,

I. Rautiainen, & A. Vatanen (Cur.), Complexity of Interaction (pp. 1-25). Palgrave Macmillan. 

Fasulo, A., & Pontecorvo, C. (2022 [1999]). Come si dice? Linguaggio e apprendimento in famiglia e a scuola. Valore Italiano Editor.

Fele, G. (2007). L'analisi della conversazione. Il Mulino. 

García, O., & Li, W. (2014). Translanguaging. Language, Bilingualism and Education. Palgrave MacMillan. 

Gardner R. (2019). Classroom interaction research: The state of the art. Research on Language and Social Interaction52(3), 212-226. 

Goodwin, C. (2004) A competent speaker who can’t speak: The social life of aphasia. Journal of Linguistic Anthropology, 14(2), 151-170. 

Hoey, E. (2020). When conversation lapses. Oxford University Press. 

Hofstetter, E., & Robles, J. (2023). Metagaming and multiactivity: How board game players deal with progressivity. In P. Haddington, T. Eilittä, A. Kamunen, L. Kohonen-Aho, I. Rautiainen & A. Vatanen (Cur.), Complexity of interaction (pp. 65-97). Palgrave MacMillan.

Huang, W., Hew, K. F., & Fryer, L. K. (2022). Chatbots for language learning—Are they really useful? A systematic review of chatbotsupported language learning. Journal of Computer Assisted Learning38(1), 237-257. 

Jenkins J. (Cur.) (2020). The Routledge Handbook of English as a Lingua Franca. Routledge. Levinson S. (2019). Natural forms of purposeful interaction among humans. What makes interaction effective? In K. A. Gluck & J. E. Laird (Cur.), Interactive task learning: Humans, robots, and agents acquiring new tasks through natural interactions (pp. 111-126). The MIT Press. Llewellyn-Jones, P. & Lee, R. G. (2014). Redefining the Role of the Community Interpreter: The Concept of Role-space. SLI Press. 

Mercer, N., & Dawes, L. (2014). The study of talk between teachers and students, from the 1970s until the 2010s. Oxford Review of Education40(4), 430-445. 

Mindner, L., Schlippe, T., & Schaaff, K. (2023). Classification of human- and AI-generated texts: Investigating features for ChatGPT. In T. Schlippe, E.C.K. Cheng & T. Wang (Cur.), Artificial Intelligence in education technologies: New development and innovative practices, 152-170. Springer. 

Mondada, L. (2014). The local constitution of multimodal resources for social interaction. Journal of Pragmatics, 65, 137-156. 

Mondada, L. (2016). Challenges of multimodality: Language and the body in social interaction. Journal of Sociolinguistics20(3), 336-366. 

Mondada, L. (2019). Contemporary issues in conversation analysis: Embodiment and materiality, multimodality and multisensoriality in social interaction. Journal of Pragmatics145, 47-62. 

Mushin, I., & Pekarek Doehler, S. (Cur.) (2021). Interactional Linguistics. John Benjamins. Mushin I., & Gardner, R. (2009). Silence is talk: Conversational silence in Australian Aboriginal talk-in- interaction. Journal of Pragmatics, 41, 2033-2052. 

Nystrand, M. (1997). Opening dialogue: Understanding the dynamics of language and learning in the English classroom. Teachers College Press. 

Poyatos, F. (Ed.) (1997). Nonverbal communication and translation: New perspectives and challenges in literature, interpretation, and the media. John Benjamins. 

Rudnicka, K. (2023). Can Grammarly and ChatGPT accelerate language change? AI-powered technologies and their impact on the English language: wordiness vs. conciseness. Procesamiento de Lenguaje Natural71, 205-214. 

Sacks H., Schegloff, E., & Jefferson, G. (1974). A simplest systematics for the organization of turn-taking for conversation. Language, 50, 696-735. 

Selting, M., & Barth-Weingarten, D. (eds) (2024). New Perspectives in Interactional Linguistic Research. John Benjamins. 

Walsh S. (2011). Exploring classroom discourse: Language in action. Routledge. Wadensjö, C. (1998). Interpreting as interaction. Longman. 

Zorzi, D. (2007). La classe come ambiente di apprendimento attraverso l’interazione orale. In Ongini, V. (Cur.), Se la scuola incontra il mondo esperienze. Modelli e materiali per l'educazione interculturale (pp. 65-70). IDEST. 

 

Comitato scientifico 

 

      Amalia Amato (UNIBO) 

      Laurie Anderson (Univ. di Siena) 

      Serge Bibauw (Univ. di Louvain) 

      Cristiana Cervini (UNIBO) 

      Christian Degache (Univ. Grenoble Alpes) 

      Maria Elena Favilla (Univ. di Modena e Reggio Emilia) 

      Gloria Gagliardi (UNIBO) 

      Maja Miličević Petrović (UNIBO) 

      Natacha Niemants (UNIBO) 

      Franca Orletti (Univ. Roma Tre) 

      Rosa Pugliese (UNIBO) 

      Véronique Traverso (Univ. Lumière Lyon 2) 

 

Comitato organizzatore locale (UNIBO) 

 

      Amalia Amato 

      Claudia Borghetti 

      Cristiana Cervini 

      Gloria Gagliardi 

      Anna Marchi 

      Yahis Martari 

      Maja Miličević Petrović 

      Natacha Niemants 

      Rosa Pugliese 

      Greta Zanoni 

 

Invio delle proposte 

Le proposte di comunicazione potranno essere inviate entro il 7 luglio 2025 all’indirizzocongresso@aitla.it, inserendo nell’oggetto della e-mail “Abstract 2026”. L’indirizzo dovrà essere utilizzato esclusivamente per l’invio delle proposte; qualsiasi altra informazione potrà essere richiesta scrivendo all’indirizzo aitla2026@unibo.it.

 

La proposta dovrà avere una lunghezza compresa tra le 4000 e le 5000 battute spazi inclusi (bibliografia esclusa) e dovrà indicare la modalità di presentazione preferita, scelta tra:  

 

      relazione (20 minuti di presentazione e 10 minuti di discussione); 

      poster (5 minuti di presentazione in plenaria e discussione in sessione poster). 

 

Si richiede l’invio della proposta, elaborata secondo il modello del call for papers, in due versioni: la prima riportante nome/i, cognome/i e affiliazione/i dell’autore/autrice o degli/delle autori/autrici; la seconda anonimizzata in ogni sua parte. I due documenti andranno salvati in .doc(x) e nominati nel seguente modo (usando il trattino basso _ in luogo degli spazi):

 

tipo proposta_titolo abbreviato_cognome/i:

p. es. relazione_inglese_lingua_franca_Bianchi.doc

 

tipo proposta_titolo abbreviato_anonimo:

p. es. poster_ inglese_lingua_franca _ANONIMO.doc

 

Le proposte saranno inoltrate al Comitato Scientifico e valutate alla luce dei seguenti criteri: (1) pertinenza rispetto al tema del Congresso; (2) qualità della ricerca; (3) originalità dei risultati attesi o raggiunti; (4) adeguatezza al formato di presentazione proposto.

Ogni autore/autrice può presentare una sola proposta; in caso di partecipazione a proposte con più autori/autrici, ogni autore/autrice può presentare al massimo una proposta come autore/autrice unico/a e una proposta come co-autore/co-autrice. Per ragioni di opportunità i membri del Comitato Scientifico non possono presentare proposte.

A parità di valutazione, anche per ragioni di distribuzione delle comunicazioni nel programma, il Comitato Scientifico potrebbe dare priorità alle proposte di poster rispetto a quelle di presentazione orale, e/o chiedere agli/alle autori/autrici di modificare il formato di presentazione della proposta.

 

L’esito del processo di revisione verrà comunicato entro il 30 settembre 2025. Si ricorda che solo i/le soci/socie AItLA in regola con il pagamento della quota di iscrizione 2026 potranno essere inseriti/e nel programma.

 

 

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English

 

Conference topics 

 

Communicative Interaction: Relationships, Practices, Perspectives 

Communicative interaction is a longstanding and constant research topic in the humanities and social sciences. Recent developments in its conceptualization, in the increasingly rich empirical analyses that underpin it, and in the variety of methods adopted, reflect on the one hand a growing interest in the dynamics of different types of interaction – written and oral, verbal and non-verbal, face-to-face and online – as well as a variety of social and institutional settings, and on the other hand the changes brought about by digital innovations. 

This year’s AItLA meeting follows the trail of the XVI International Congress, held ten years ago at the University of Modena and Reggio Emilia, and the volume that followed (Andorno & Grassi, 2016), while also being in line with some of the most recent AItLA meetings and volumes (Caruso & Maffia, 2023; Cirillo & Nodari, 2024) which focused, respectively, on unbalanced and multimodal communication. The XXVI AItLA International Congress, to be held at the University of Bologna, in Forlì, will once again place interaction at the centre of the discussion, with a twofold objective: to keep alive the interest for the already established topics, following their evolution, and to discuss new emerging lines of research. The focus of the Congress is on communicative interaction in relation to ‘objects’, processes, phenomena (linguistic systems, language mediation and learning, multilingualism, artificial intelligence, etc.), as well as current qualitative and quantitative methods, with the aim of identifying, describing and interpreting interactional features. We welcome proposals that contribute to the current state of research and/or outline future prospects in this field of study; we summarize below the more specific topics to be addressed, in papers that can be theoretical, methodological or applied in nature.  

 

Interaction and the linguistic system 

While interaction has long played a central role in some disciplines of linguistics broadly conceived (e.g., conversation analysis, language mediation, or L2 learning; cf. Fele, 2007; Zorzi, 2007; Andorno & Grassi, 2016), in recent years it has also gained a central position in research on language structure. This trend was established through the publication of the first textbook on “Interactional Linguistics” (Couper-Kuhlen & Selting, 2018), the launch of the journal with the same title (edited by Mushin & Pekarek Doehler) and the publication of several important edited volumes (in particular, Selting & Barth-Weingarten, 2024). Interaction has thus become a crosscutting topic in its own right, encompassing the description and analysis of all levels of linguistic structure (De Stefani & Veronesi, 2020; Calaresu, 2022). We therefore invite papers that adopt an interaction-oriented approach to the study of languages, i.e. that explore the domains of phonology/morphology/syntax/semantics from the perspective of interaction. 

 

 

Interaction and learning 

“The fundamental niche for human communication”, writes Levinson (2019, 112), “is social interaction in a face-to-face context: this is the context in which language is learned, the bulk of usage occurs, and almost certainly the context in which it has evolved”. If this postulate assumes learning to be intrinsically linked to interaction, extensive empirical research highlights how forms of interaction have deep implications for learning and how the quality of these forms influences the quality of learning (see e.g., Nystrand, 1997; Walsh, 2011; Fasulo & Pontecorvo, 2022 [1999]; Gardner, 2019; Caronia, 2021; Depperman & Pekarek-Doehler, 2021). Learning through interaction and learning interaction, in one’s own or another language, in guided educational or incidental contexts, are the leitmotifs that can guide papers on the observation and analysis of interactional processes. From this perspective, linguistic interaction can also be observed with reference to (multi-)media content (Busch & Pfisterer, 2011), such as self-study tools and/or teaching materials (Barrot, 2021), or with respect to the specificities of interaction in new media and gaming activities (Hofstetter & Robles, 2023). 

 

Interaction and multilingualism 

A growing number of studies look at pluri/multilingual interaction between people who do not share the same (spoken or signed) language and culture and interact through a wide variety of conceptual tools and practices, including intercomprehension (see, e.g., Bonvino & Garbarino, 2022), English as a lingua franca (Jenkins, 2020), translanguaging (García & Li, 2014) and translingualism (Canagarajah, 2013). In this area of study, the characteristics of written and spoken interaction can be explored from a dual perspective: on the one hand, by analyzing plurilingual interactions with reference to the specificities of the context (educational, institutional, professional, family) and/or to plurilingualism as an identity trait of individual speakers; on the other hand, by formulating proposals to promote plurilingualism in education. As for the analysis of multilingual interactions, studies on linguistic and cultural mediation have highlighted how the presence of an interpreter or mediator changes the dynamics of the interaction, which becomes a pas de trois (Wadensjö 1998); whoever mediates not only participates in the co-construction of meaning but also takes on (or is assigned) multiple roles that influence the course of the interaction itself (Angelelli, 2004; Baraldi and Gavioli, 2012; Llewellyn-Jones and Lee, 2014). We therefore also welcome papers that shed light on new relevant aspects of mediated interaction, possibly in less-studied contexts. 

 

Interaction and artificial intelligence 

Artificial intelligence has rapidly spread into various areas of human life, making human-machine interactions increasingly frequent. In educational contexts, for instance, chatbots are increasingly being used as second language tutors or conversational partners (Bibauw et al., 2022; Chiu et al., 2023; Huang et al., 2022). AI has also attracted some attention in relation to the possible impact it might have on language usage and change (Rudnicka, 2023). Against the backdrop of different types of spoken and written interaction, it is therefore also relevant to consider interaction with AI, both for the discursive and linguistic features inherent to the production of automated systems (e.g., syntax, vocabulary, pragmatics of chatbot production) and the production of the human interlocutor (see, e.g., Mindner et al., 2023), as well as for the more typically interactional features (e.g., conversational dominance, negotiation of meaning, feedback). Papers are invited that explore applications of AI-based systems (such as, but not limited to, ChatGPT) in the field of applied linguistics and linguistics more generally. 

 

Interaction and multimodality 

Interaction studies have long highlighted that paralinguistic and kinetic elements are closely linked to the verbal ones and contribute to the co-construction of meaning (Poyatos, 1997). A message can sometimes be expressed exclusively using non-verbal signs (a glance, a gesture) and the study of non-verbal communication is nowadays facilitated and made even more systematic by computer tools and multimodal conversational analysis (Mondada, 2014, 2016, 2019; Eilittä et al., 2023). We therefore welcome detailed analyses of multimodality, based on video data that can shed light on the co- and non-verbal aspects of interaction, continuing to feed into the line of studies started with the XXIII AItLA Congress (Cirillo & Nodari 2024). 

 

Interaction and silence 

Studies on communicative interaction in various forms described above have focused on what interlocutors say and on ‘how’ talking comes about in different contexts. But we also communicate with silence (Goodwin, 2004; Mushin & Gardner, 2009), understood not as the mere absence of sound, but as the perceivable absence of speech where it could be uttered (Bilmes, 1994). Papers on the position, function and duration of different types of observable silences in interaction (see Sacks et al., 1974 and Hoey, 2020 on the distinction between pauses, gaps and lapses) and on the professional and ethical implications of non-speech in mono- and multilingual interactions are therefore invited. 

 

Interaction and pathology 

Numerous language disorders can impair speakers’ verbal abilities and thus undermine the quality of their communicative interactions in situations of mature language competence (e.g., in the case of aphasia, dementia, or psychopathology), or prevent their full and effective development during ontogeny (e.g., in Specific Language Impairment or in Autism Spectrum Disorders) (APA, 2022; Adornetti, 2018). Proposals exploring interactional competence in clinical populations of developmental, adult and involutional (pre-senile and senile) ages are therefore invited. 

 

References

Adornetti, I. (2018). Patologie del linguaggio e della comunicazione. Carocci 

Andorno, C., & Grassi, R. (Cur.) (2016). Le dinamiche dell'interazione. Prospettive di analisi e contesti applicativi. Associazione Italiana di Linguistica Applicata. 

Angelelli, C. (2004). Revisiting the interpreter’s role. Benjamins 

American Psychiatric Association (2022). DSM-5-TR. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th Edition. Text Revision. American Psychiatric Association. (Traduzione italiana: Nicolò, G. & Pompili E., cur., 2023, DSM-5-TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Text revision. Raffaello Cortina Editore) 

Baraldi, C. & Gavioli, L. (Cur.) (2012). Coordinating Participation in Dialogue Interpreting. 

Benjamins.

Barrot, J. S. (2021). Social media as a language learning environment: a systematic review of the literature (2008-2019). Computer Assisted Language Learning35(9), 2534-2562. 

Bibauw, S., Van Den Noortgate, W., François, T., & Desmet, P. (2022). Dialogue systems for language learning: A meta-analysis. Language Learning & Technology, 26(1), 1-24. 

Bilmes, J. (1994). Constituting silence: Life in the world of total meaning. Semiotica98, 73-87. 

Bonvino, E., & Garbarino, S. (2024). Intercomprensione. Caissa Italia. 

Busch, B., & Pfisterer, P. (2011). Interaction and media. In R. Wodak, B. Johnstone & P. Kerswill (Cur.), 

Sage Handbook of Sociolinguistics (pp. 420-434). Sage Publications Ltd. 

Calaresu, E. (2022). La dialogicità nei testi scritti. Tracce e segnali dell'interazione tra autore e lettore. Pacini Editore. 

Canagarajah, S. (2013). Translingual Practice. Global Englishes and Cosmopolitan Relations. Routledge. Caronia, L. (ed.) (2021). Language and Social Interaction at Home and School. John Benjamins.

Caruso, V., & Maffia, M. (Cur.) (2023). Vecchie e nuove forme di comunicazione diseguale: 

Canali, strutture e modelli. Associazione Italiana di Linguistica Applicata. 

Chiu, T. K., Xia, Q., Zhou X., Chai C.S. & Cheng M. (2023). Systematic literature review on opportunities, challenges, and future research recommendations of artificial intelligence in education. Computers and Education: Artificial Intelligence4, 100118. 

Cirillo, L., & Nodari, R. (Cur.) (2024). Contesti, pratiche e risorse della comunicazione multimodale. Associazione Italiana di Linguistica Applicata. 

Couper-Kuhlen, E. & Selting, M. (2018). Interactional Linguistics: Studying Language in Social Interaction. Cambridge University Press. 

De Stefani, E., & Veronesi, D. (2020) Dagli studi sul parlato alla linguistica interazionale. Ricerche sull’uso ordinario della lingua italiana. Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata49(3), 464-490. Deppermann, A., & Pekarek Doehler, S. (2021). Longitudinal conversation analysis - introduction to the special issue. Research on Language and Social Interaction54(2), 127-141.

Eilittä, T., Haddington, P., Kamunen, A., Kohonen-Aho, L., Rautiainen, I. & Vatanen, A. (2023). 

On the complexities of interaction: An introduction. In P. Haddington, T. Eilittä, A. Kamunen, L. 

Kohonen-Aho,

I. Rautiainen, & A. Vatanen (Cur.), Complexity of Interaction (pp. 1-25). Palgrave Macmillan. 

Fasulo, A., & Pontecorvo, C. (2022 [1999]). Come si dice? Linguaggio e apprendimento in famiglia e a scuola. Valore Italiano Editor.

Fele, G. (2007). L'analisi della conversazione. Il Mulino. 

García, O., & Li, W. (2014). Translanguaging. Language, Bilingualism and Education. Palgrave MacMillan. 

Gardner R. (2019). Classroom interaction research: The state of the art. Research on Language and Social Interaction52(3), 212-226. 

Goodwin, C. (2004) A competent speaker who can’t speak: The social life of aphasia. Journal of Linguistic Anthropology, 14(2), 151-170. 

Hoey, E. (2020). When conversation lapses. Oxford University Press. 

Hofstetter, E., & Robles, J. (2023). Metagaming and multiactivity: How board game players deal with progressivity. In P. Haddington, T. Eilittä, A. Kamunen, L. Kohonen-Aho, I. Rautiainen & A. Vatanen (Cur.), Complexity of interaction (pp. 65-97). Palgrave MacMillan.

Huang, W., Hew, K. F., & Fryer, L. K. (2022). Chatbots for language learning—Are they really useful? A systematic review of chatbotsupported language learning. Journal of Computer Assisted Learning38(1), 237-257. 

Jenkins J. (Cur.) (2020). The Routledge Handbook of English as a Lingua Franca. Routledge. Levinson S. (2019). Natural forms of purposeful interaction among humans. What makes interaction effective? In K. A. Gluck & J. E. Laird (Cur.), Interactive task learning: Humans, robots, and agents acquiring new tasks through natural interactions (pp. 111-126). The MIT Press. Llewellyn-Jones, P. & Lee, R. G. (2014). Redefining the Role of the Community Interpreter: The Concept of Role-space. SLI Press. 

Mercer, N., & Dawes, L. (2014). The study of talk between teachers and students, from the 1970s until the 2010s. Oxford Review of Education40(4), 430-445. 

Mindner, L., Schlippe, T., & Schaaff, K. (2023). Classification of human- and AI-generated texts: Investigating features for ChatGPT. In T. Schlippe, E.C.K. Cheng & T. Wang (Cur.), Artificial Intelligence in education technologies: New development and innovative practices, 152-170. Springer. 

Mondada, L. (2014). The local constitution of multimodal resources for social interaction. Journal of Pragmatics, 65, 137-156. 

Mondada, L. (2016). Challenges of multimodality: Language and the body in social interaction. Journal of Sociolinguistics20(3), 336-366. 

Mondada, L. (2019). Contemporary issues in conversation analysis: Embodiment and materiality, multimodality and multisensoriality in social interaction. Journal of Pragmatics145, 47-62. 

Mushin, I., & Pekarek Doehler, S. (Cur.) (2021). Interactional Linguistics. John Benjamins. 

Mushin I., & Gardner, R. (2009). Silence is talk: Conversational silence in Australian Aboriginal talk-in- interaction. Journal of Pragmatics, 41, 2033-2052. 

Nystrand, M. (1997). Opening dialogue: Understanding the dynamics of language and learning in the English classroom. Teachers College Press. 

Poyatos, F. (Ed.) (1997). Nonverbal communication and translation: New perspectives and challenges in literature, interpretation, and the media. John Benjamins. 

Rudnicka, K. (2023). Can Grammarly and ChatGPT accelerate language change? AI-powered technologies and their impact on the English language: wordiness vs. conciseness. Procesamiento de Lenguaje Natural71, 205-214. 

Sacks H., Schegloff, E., & Jefferson, G. (1974). A simplest systematics for the organization of turn-taking for conversation. Language, 50, 696-735. 

Selting, M., & Barth-Weingarten, D. (eds) (2024). New Perspectives in Interactional Linguistic Research. John Benjamins. 

Walsh S. (2011). Exploring classroom discourse: Language in action. Routledge. Wadensjö, C. (1998). Interpreting as interaction. Longman. 

Zorzi, D. (2007). La classe come ambiente di apprendimento attraverso l’interazione orale. In Ongini, V. (Cur.), Se la scuola incontra il mondo esperienze. Modelli e materiali per l'educazione interculturale (pp. 65-70). IDEST. 

 

 

Scientific Committee 

 

      Amalia Amato (UNIBO) 

      Laurie Anderson (Univ. of Siena)

   Serge Bibauw (Univ. of Louvain) 

      Cristiana Cervini (UNIBO) 

      Christian Degache (Univ. Grenoble Alpes) 

      Maria Elena Favilla (Univ. of Modena and Reggio Emilia) 

      Gloria Gagliardi (UNIBO) 

      Maja Miličević Petrović (UNIBO) 

      Natacha Niemants (UNIBO) 

      Franca Orletti (Univ. Roma Tre) 

      Rosa Pugliese (UNIBO) 

      Véronique Traverso (Univ. Lumière Lyon 2) 

 

Local organizing committee (UNIBO) 

 

      Amalia Amato 

      Claudia Borghetti 

      Cristiana Cervini 

      Gloria Gagliardi 

      Anna Marchi 

      Yahis Martari 

      Maja Miličević Petrović 

      Natacha Niemants 

      Rosa Pugliese 

      Greta Zanoni 

 

 

Proposal submission  

Proposals should be submitted by 7 July 2025 to the e-mail address congresso@aitla.it, with ‘Abstract 2026’ in the subject line of the e-mail. This address should be used exclusively for proposals submission; for any other inquiries, please contact us at aitla2026@unibo.it.

 

Proposals should be between 4,000 and 5,000 characters in length, including spaces (but excluding bibliographical references), and they should indicate the preferred mode of presentation, choosing between:

 

      Oral presentation (20-minute presentation followed by a 10-minute discussion); 

      Poster presentation (5-minute plenary session presentation followed by discussion during the poster session). 

 

The proposals, written following the instructions outlined in the call for papers, should be submitted in two versions: one including the name(s), surname(s) and affiliation(s) of the author(s), and the other fully anonymized. Both documents should be saved in .doc(x) format and named as follows (using underscores (_) instead of spaces):

 

proposal type_short title_surname(s):

e.g. oral_presentation_English_language_Franca_Bianchi.docx

 

proposal type_short title_ anonymous:

e.g. poster_English_language_anonymous.docx

 

Proposals will be forwarded to the Scientific Committee and evaluated based on the following criteria: (1) relevance to the Congress theme(s); (2) quality of the research; (3) novelty of findings; (4) suitability for the proposed presentation format.

Each author can submit only one proposal; in the case of multi-author proposals, each author may submit one proposal as the sole author and one proposal as co-author. Members of the Scientific Committee cannot submit proposals.

The Scientific Committee may give priority to poster proposals over oral presentation proposals, and/or ask the authors to change the presentation format of the proposal to have an equal representation of topics or for reasons of space in the programme.

 

The outcome of the review process will be communicated by 30 September 2025. Please note that only AItLA members who have paid their membership fee for 2026 will be included in the conference programme.

 

 

 

***

Français

 

Appel à communications 

 

Interaction communicative : relations, pratiques, perspectives 

L’interaction communicative est un thème constant dans les sciences humaines et sociales. Les évolutions récentes – dans la conceptualisation de l’interaction, dans la richesse des analyses empiriques qui la sous-tendent et dans la pluralité des méthodologies adoptées – reflètent d’une part un intérêt croissant pour la dynamique de l’interaction écrite et orale, verbale et non verbale, en présence et à distance, dans une variété de contextes socio-situationnels et institutionnels, et de l’autre les changements induits par les innovations numériques.  

Dix ans après le XVIe Congrès de l’AItLA (Université de Modène et Reggio Emilia) et le volume qui l’a suivi (Andorno & Grassi, 2016), et dans la continuité des plus récents Congrès et volumes de l’AItLA (Caruso & Maffia, 2023 ; Cirillo & Nodari, 2024), axés respectivement sur la communication inégale et sur la communication multimodale, le XXVIe Congrès international de l’AItLA place à nouveau le thème de l’interaction au centre du débat. L’objectif est double : maintenir l’intérêt pour des objets de recherche consolidés et suivre leurs avancées ; s’interroger sur certaines déclinaisons émergentes du thème. Le XXVIe Congrès, qui se tiendra à l’Université de Bologne, à Forlì, se concentre en effet sur l’interaction communicative considérée en relation avec des ‘objets’, des processus, des phénomènes (systèmes linguistiques, médiation, apprentissage, multilinguisme, intelligence artificielle, etc.) – ainsi qu’avec les méthodes qualitatives et quantitatives actuelles – dans le but d’identifier, de décrire et d’interpréter les particularités observables dans l’interaction elle-même. En rappelant les principales déclinaisons du thème, nous sollicitons ci-dessous, pour chacune d’entre elles, des interventions théoriques, méthodologiques et applicatives qui peuvent contribuer à configurer l’état actuel des études sur l’interaction communicative et à esquisser des perspectives futures. 

 

Interaction et système linguistique 

Alors que dans certaines disciplines de la linguistique (au sens large) l’interaction joue depuis longtemps un rôle central (pensons à l’analyse conversationnelle, à la médiation ou à l’apprentissage des L2 (v. Fele, 2007 ; Zorzi, 2007 ; Andorno & Grassi, 2016), depuis quelques années elle est aussi au centre de l’intérêt des recherches sur la structure des langues. Cette tendance est soulignée par la publication du premier manuel de Interactional Linguistics(CouperKuhlen & Selting, 2018), la naissance de la revue du même nom (dirigée par Mushin & Pekarek Doehler) et la sortie de plusieurs volumes importants (notamment, Selting & Barth-Weingarten, 2024). L’interaction devient ainsi un sujet transversal à part entière, puisqu’elle investit la description et l’analyse de tous les niveaux de la structure linguistique (De Stefani & Veronesi, 2020 ; Calaresu, 2022). L’on souhaite donc des contributions qui adoptent une approche orientée vers l’interaction dans l’étude des langues, c’est-à-dire vers les cadres de la phonologie / morphologie / syntaxe / sémantique examinés du point de vue de l’interaction. 

 

Interaction et apprentissage 

“The fundamental niche for human communication is social interaction in a face-to-face context: this is the context in which language is learned, the bulk of usage occurs, and almost certainly the context in which it has evolved” (Levinson, 2019 : 112). Si ce postulat suppose que l’apprentissage est intrinsèquement lié à l’interaction, de nombreuses recherches empiriques (voir par exemple Nystrand, 1997 ; Walsh, 2011 ; Fasulo & Pontecorvo, 2022 [1999] ; Gardner, 2019 ; Caronia, 2021 ; Depperman & Pekarek-Doehler, 2021) soulignent comment les formes d’interaction ont des implications denses pour l’apprentissage et comment la qualité de ces formes influe sur la qualité de l’apprentissage.  

Apprendre par l’interaction et apprendre l’interaction, dans sa propre langue ou dans une autre, dans des contextes éducatifs guidés ou informels, sont les fils rouges qui peuvent orienter les contributions sur l’observation et l’analyse des processus interactionnels. Dans cette perspective, l’interaction linguistique peut également être observée en référence à des contenus multimédias (Busch & Pfisterer, 2011), tels que des outils d’auto-formation et/ou des matériaux didactiques (Barrot, 2021), ou en ce qui concerne les spécificités des interactions dans les nouveaux médias et les activités de gaming (Hofstetter & Robles, 2023). 

 

Interaction et multilinguisme 

De plus en plus d’études observent l’interaction plurilingue/multilingue entre des personnes qui ne partagent pas la même langue (vocale ou des signes) et la même culture à travers une grande variété d’outils conceptuels et de pratiques, notamment l’intercompréhension (voir, par exemple, Bonvino & Garbarino, 2022), l’anglais lingua franca (Jenkins, 2020), le translanguaging (García & Li, 2014) et le translingualism (Canagarajah, 2013). Dans ce domaine, on peut d’abord explorer les caractéristiques de l’interaction écrite et orale dans une double perspective : d’une part, l’analyse des interactions plurilingues, en référence aux spécificités de certains contextes (familiaux, éducatifs, institutionnels, professionnels) et/ou au plurilinguisme comme trait identitaire des personnes ou des apprenants ; d’autre part, les propositions qui promeuvent le plurilinguisme dans l’éducation. En ce qui concerne l’analyse des interactions multilingues, il convient en outre de prendre en considération les études sur la médiation linguistique et culturelle, qui ont mis en évidence la manière dont la présence d’un interprète ou d’un médiateur modifie la dynamique de l’interaction multilingue, qui devient un pas de trois (Wadensjö 1998) : l’interprète ne participe pas seulement à la co-construction du sens mais assume (ou se voit attribuer) une multiplicité de rôles qui influencent le déroulement de l’interaction elle-même (Angelelli, 2004 ; Baraldi et Gavioli, 2012 ; Llewellyn-Jones et Lee, 2014). Des contributions qui mettent en lumière de nouveaux aspects pertinents de l’interaction interprétée, éventuellement dans des contextes encore peu explorés, sont donc également attendues. 

 

Interaction et intelligence artificielle 

L’intelligence artificielle s’est rapidement diffusée dans différents domaines de la vie humaine, rendant les interactions homme-machine de plus en plus fréquentes ; dans l’éducation, par exemple, on observe l’apprentissage ou l’acquisition d’une deuxième langue avec divers chatbots jouant le rôle de tuteurs ou de partenaires conversationnels (Bibauw et al., 2022 ; Chiu et al., 2023 ; Huang et al., 2022). L’IA a également suscité de l’intérêt en ce qui concerne son impact éventuel sur l’utilisation des langues et les changements linguistiques (Rudnicka, 2023). Dans le panorama des différents types d’interaction orale et écrite, il est donc également pertinent d’envisager celle avec l’IA, tant pour les caractéristiques discursives et linguistiques inhérentes à la production des systèmes automatiques (par exemple, la syntaxe, le vocabulaire, la pragmatique de la production des chatbots) que pour la production de l’interlocuteur humain (voir, par exemple, Mindner et al., 2023), ainsi que pour les caractéristiques plus typiquement interactionnelles (par exemple, la domination, la négociation du sens, le feedback). Des travaux explorant les applications de l’IA (par exemple, mais sans s’y limiter, ChatGPT) dans le domaine de la linguistique appliquée et de la linguistique en général sont les bienvenus. 

 

Interaction et multimodalité 

Les études sur l’interaction ont depuis longtemps mis en évidence la façon dont les éléments paralinguistiques et cinétiques sont étroitement liés aux éléments verbaux et contribuent à la coconstruction du sens (Poyatos, 1997). Parfois, un message peut être exprimé exclusivement à l’aide de signes non verbaux (un regard, un geste) et l’étude de la communication non verbale est aujourd’hui facilitée et rendue encore plus systématique par les outils informatiques et l’analyse conversationnelle multimodale (Mondada, 2014, 2016, 2019 ; Eilittä et al., 2023). Nous accueillons donc favorablement des analyses détaillées de la multimodalité, basées sur des données vidéo pouvant éclairer les aspects co- et non-verbaux des interactions, qui pourront continuer à alimenter les études initiées avec le XXIIIe Congrès de l’AItLA (Cirillo & Nodari 2024). 

 

Interaction et silence 

Les études sur l’interaction communicative dans les différentes formes décrites ci-dessus se sont concentrées sur ce que les interlocuteurs disent et sur ‘comment’ la parole est réalisée dans différents contextes. Mais nous communiquons aussi dans le silence (Goodwin, 2004 ; Mushin & Gardner, 2009), entendu non pas comme la simple absence de son, mais comme l’absence perceptible de parole là où elle pourrait être prononcée (Bilmes, 1994). L’on accueille donc des contributions sur la position, la fonction et la durée des différents types de silences observables dans l’interaction (voir Sacks et al., 1974 et Hoey, 2020 sur la distinction entre pausesgaps et lapses) et sur les implications professionnelles et éthiques de la non-parole dans les interactions monolingues et multilingues. 

 

Interaction et pathologie 

De nombreux troubles du langage peuvent altérer les capacités verbales des locuteurs et ainsi compromettre la qualité de leurs interactions communicatives dans le contexte d’une compétence linguistique mature (par exemple, l’aphasie, la démence ou la psychopathologie), ou empêcher leur développement complet et efficace au cours de l’ontogenèse (par exemple, dans le trouble primaire du langage ou dans les troubles du spectre de l’autisme) (APA, 2022 ; Adornetti, 2018). Les propositions explorant la compétence interactionnelle dans les populations cliniques de l’enfance, de l’âge adulte et des personnes âgées (en phase pré-sénile et sénile) sont donc encouragées. 

 

Références bibliographiques 

Adornetti, I. (2018). Patologie del linguaggio e della comunicazione. Carocci 

Andorno, C., & Grassi, R. (Cur.) (2016). Le dinamiche dell'interazione. Prospettive di analisi e contesti applicativi. Associazione Italiana di Linguistica Applicata. 

Angelelli, C. (2004). Revisiting the interpreter’s role. Benjamins 

American Psychiatric Association (2022). DSM-5-TR. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th Edition. Text Revision. American Psychiatric Association. (Traduzione italiana: Nicolò, G. & Pompili E., cur., 2023, DSM-5-TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Text revision. Raffaello Cortina Editore) 

Baraldi, C. & Gavioli, L. (Cur.) (2012). Coordinating Participation in Dialogue Interpreting. 

Benjamins.

Barrot, J. S. (2021). Social media as a language learning environment: a systematic review of the literature (2008-2019). Computer Assisted Language Learning35(9), 2534-2562. 

Bibauw, S., Van Den Noortgate, W., François, T., & Desmet, P. (2022). Dialogue systems for language learning: A meta-analysis. Language Learning & Technology, 26(1), 1-24. 

Bilmes, J. (1994). Constituting silence: Life in the world of total meaning. Semiotica98, 73-87. 

Bonvino, E., & Garbarino, S. (2024). Intercomprensione. Caissa Italia. 

Busch, B., & Pfisterer, P. (2011). Interaction and media. In R. Wodak, B. Johnstone & P. Kerswill (Cur.), 

Sage Handbook of Sociolinguistics (pp. 420-434). Sage Publications Ltd. 

Calaresu, E. (2022). La dialogicità nei testi scritti. Tracce e segnali dell'interazione tra autore e lettore. Pacini Editore. 

Canagarajah, S. (2013). Translingual Practice. Global Englishes and Cosmopolitan Relations. Routledge. Caronia, L. (ed.) (2021). Language and Social Interaction at Home and School. John Benjamins.

Caruso, V., & Maffia, M. (Cur.) (2023). Vecchie e nuove forme di comunicazione diseguale: Canali, strutture e modelli. Associazione Italiana di Linguistica Applicata. 

Chiu, T. K., Xia, Q., Zhou X., Chai C.S. & Cheng M. (2023). Systematic literature review on opportunities, challenges, and future research recommendations of artificial intelligence in education. Computers and Education: Artificial Intelligence4, 100118. 

Cirillo, L., & Nodari, R. (Cur.) (2024). Contesti, pratiche e risorse della comunicazione multimodale. Associazione Italiana di Linguistica Applicata. 

Couper-Kuhlen, E. & Selting, M. (2018). Interactional Linguistics: Studying Language in Social Interaction. Cambridge University Press. 

De Stefani, E., & Veronesi, D. (2020) Dagli studi sul parlato alla linguistica interazionale. Ricerche sull’uso ordinario della lingua italiana. Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata49(3), 464-490. Deppermann, A., & Pekarek Doehler, S. (2021). Longitudinal conversation analysis - introduction to the special issue. Research on Language and Social Interaction54(2), 127-141.

Eilittä, T., Haddington, P., Kamunen, A., Kohonen-Aho, L., Rautiainen, I. & Vatanen, A. (2023). 

On the complexities of interaction: An introduction. In P. Haddington, T. Eilittä, A. Kamunen, L. 

Kohonen-Aho,

I. Rautiainen, & A. Vatanen (Cur.), Complexity of Interaction (pp. 1-25). Palgrave Macmillan. 

Fasulo, A., & Pontecorvo, C. (2022 [1999]). Come si dice? Linguaggio e apprendimento in famiglia e a scuola. Valore Italiano Editor.

Fele, G. (2007). L'analisi della conversazione. Il Mulino. 

García, O., & Li, W. (2014). Translanguaging. Language, Bilingualism and Education. Palgrave MacMillan. 

Gardner R. (2019). Classroom interaction research: The state of the art. Research on Language and Social Interaction52(3), 212-226. 

Goodwin, C. (2004) A competent speaker who can’t speak: The social life of aphasia. Journal of Linguistic Anthropology, 14(2), 151-170. 

Hoey, E. (2020). When conversation lapses. Oxford University Press. 

Hofstetter, E., & Robles, J. (2023). Metagaming and multiactivity: How board game players deal with progressivity. In P. Haddington, T. Eilittä, A. Kamunen, L. Kohonen-Aho, I. Rautiainen & A. Vatanen (Cur.), Complexity of interaction (pp. 65-97). Palgrave MacMillan.

Huang, W., Hew, K. F., & Fryer, L. K. (2022). Chatbots for language learning—Are they really useful? A systematic review of chatbotsupported language learning. Journal of Computer Assisted Learning38(1), 237-257. 

Jenkins J. (Cur.) (2020). The Routledge Handbook of English as a Lingua Franca. Routledge. Levinson S. (2019). Natural forms of purposeful interaction among humans. What makes interaction effective? In K. A. Gluck & J. E. Laird (Cur.), Interactive task learning: Humans, robots, and agents acquiring new tasks through natural interactions (pp. 111-126). The MIT Press. Llewellyn-Jones, P. & Lee, R. G. (2014). Redefining the Role of the Community Interpreter: The Concept of Role-space. SLI Press. 

Mercer, N., & Dawes, L. (2014). The study of talk between teachers and students, from the 1970s until the 2010s. Oxford Review of Education40(4), 430-445. 

Mindner, L., Schlippe, T., & Schaaff, K. (2023). Classification of human- and AI-generated texts: Investigating features for ChatGPT. In T. Schlippe, E.C.K. Cheng & T. Wang (Cur.), Artificial Intelligence in education technologies: New development and innovative practices, 152-170. Springer. 

Mondada, L. (2014). The local constitution of multimodal resources for social interaction. Journal of Pragmatics, 65, 137-156. 

Mondada, L. (2016). Challenges of multimodality: Language and the body in social interaction.Journal of Sociolinguistics20(3), 336-366. 

Mondada, L. (2019). Contemporary issues in conversation analysis: Embodiment and materiality, multimodality and multisensoriality in social interaction. Journal of Pragmatics145, 47-62. 

Mushin, I., & Pekarek Doehler, S. (Cur.) (2021). Interactional Linguistics. John Benjamins. Mushin I., & Gardner, R. (2009). Silence is talk: Conversational silence in Australian Aboriginal talk-in- interaction. Journal of Pragmatics, 41, 2033-2052. 

Nystrand, M. (1997). Opening dialogue: Understanding the dynamics of language and learning in the English classroom. Teachers College Press. 

Poyatos, F. (Ed.) (1997). Nonverbal communication and translation: New perspectives and challenges in literature, interpretation, and the media. John Benjamins. 

Rudnicka, K. (2023). Can Grammarly and ChatGPT accelerate language change? AI-powered technologies and their impact on the English language: wordiness vs. conciseness. Procesamiento de Lenguaje Natural71, 205-214. 

Sacks H., Schegloff, E., & Jefferson, G. (1974). A simplest systematics for the organization of turn-taking for conversation. Language, 50, 696-735. 

Selting, M., & Barth-Weingarten, D. (eds) (2024). New Perspectives in Interactional Linguistic Research. John Benjamins. 

Walsh S. (2011). Exploring classroom discourse: Language in action. Routledge. Wadensjö, C. (1998). Interpreting as interaction. Longman. 

Zorzi, D. (2007). La classe come ambiente di apprendimento attraverso l’interazione orale. In Ongini, V. (Cur.), Se la scuola incontra il mondo esperienze. Modelli e materiali per l'educazione interculturale (pp. 65-70). IDEST. 

 

 

Comité scientifique 

 

      Amalia Amato (UNIBO) 

      Laurie Anderson (Université de Sienne)

      Serge Bibauw (Univ. de Louvain) 

      Cristiana Cervini (UNIBO) 

      Christian Degache (Univ. Grenoble Alpes) 

      Maria Elena Favilla (Univ. de Modène et Reggio Emilia) 

      Gloria Gagliardi (UNIBO) 

      Maja Miličević Petrović (UNIBO) 

      Natacha Niemants (UNIBO) 

      Franca Orletti (Univ. Roma Tre) 

      Rosa Pugliese (UNIBO) 

      Véronique Traverso (Univ. Lumière Lyon 2) 

 

Comité d’organisation local (UNIBO) 

 

      Amalia Amato 

      Claudia Borghetti 

      Cristiana Cervini 

      Gloria Gagliardi 

      Anna Marchi 

      Yahis Martari 

      Maja Miličević Petrović 

      Natacha Niemants 

      Rosa Pugliese 

      Greta Zanoni 

 

Soumission des propositions 

Les propositions peuvent être envoyées avant le 7 juillet 2025 à l’adresse congresso@aitla.it, en indiquant ‘Abstract 2026’ dans l’objet du courrier. Cette adresse doit être utilisée exclusivement pour l’envoi des propositions ; toute autre information peut être demandée en écrivant à : aitla2026@unibo.it

 

La proposition doit comporter entre 4 000 et 5 000 caractères espaces compris (bibliographie exclue) et doit indiquer le mode de présentation préféré, parmi les suivants :  

 

          Communication (20 minutes de présentation et 10 minutes de discussion) ;

       Poster (5 minutes de présentation en plénière et discussion en session poster). 

 

La proposition, rédigée selon le modèle de l’appel à contributions, doit être envoyée en deux versions : la première avec le(s) nom(s), prénom(s) et affiliation(s) de l’auteur ; la seconde anonymisée dans toutes ses parties. Les deux documents doivent être sauvegardés en .doc(x) et nommés comme suit (en utilisant le trait de soulignement _ à la place des espaces) :

 

type de proposition_titre abrégé_nom(s)

par ex. communication_anglais_lingua_franca_Bianchi.doc

 

type de proposition_titre abrégé_anonyme par ex. poster_anglais_lingua_franca_ANONYME.doc

 

Les propositions seront transmises au comité scientifique et évaluées à la lumière des critères suivants : (1) pertinence par rapport au thème du congrès ; (2) qualité de la recherche ; (3) originalité des résultats attendus ou obtenus ; (4) adéquation avec le format de présentation proposé.

Chaque auteur ne peut soumettre qu’une seule proposition ; en cas de propositions multi-auteurs, chaque auteur peut soumettre au maximum une proposition en tant qu’auteur unique et une proposition en tant que co-auteur. Pour des raisons d’opportunité, les membres du comité scientifique ne peuvent pas soumettre de propositions.

Pour la même évaluation, et également pour des raisons de distribution des communications dans le programme, le comité scientifique peut donner la priorité aux propositions de posters par rapport aux propositions de présentations orales, et/ou demander aux auteurs de changer le format de présentation de la proposition.

 

Le résultat du processus de révision sera communiqué avant le 30 septembre 2025. Veuillez noter que seuls les membres de l’AItLA à jour de leur cotisation 2026 pourront être inclus dans le programme.

 

 

 

 

 

 XXV Congresso Internazionale 

dell'Associazione Italiana di Linguistica Applicata

 

  

La semplificazione linguistica per la comunicazione: 

tecnologie in contesto

 

 

 

Università di Macerata

19-21 febbraio 2025

 

 

iscrizione a quota ridotta

scadenza: 12 gennaio 2025 

https://sites.google.com/unimc.it/xxv-congresso-aitla/AItLA2025?authuser=0 

 

 

 

 

Si comunica che è possibile iscriversi al congresso con quota ridotta entro il 12 gennaio 2025: https://sites.google.com/unimc.it/xxv-congresso-aitla/AItLA2025iscrizione.

 

Il programma della manifestazione è disponibile al seguente link: https://drive.google.com/file/d/1FU_AFmFoS2rj-kvV134Jwi1zaCYeaCiv/view 

 

Per tutte le informazioni si rimanda al sito del congresso e ai contatti lì indicati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 XXV Congresso Internazionale 

dell'Associazione Italiana di Linguistica Applicata

 

  

La semplificazione linguistica per la comunicazione: 

tecnologie in contesto

 

 

 

Università di Macerata

19-21 febbraio 2025

 

 

call for proposals

scadenza: 15 28 luglio 2024 

https://sites.google.com/unimc.it/xxv-congresso-aitla/AItLA2025?authuser=0 

pagina invio proposte 

 

 

 

Si comunica l’estensione della scadenza per l’invio di proposte al 28/07/2024.

 

Tutte le informazioni sono disponibili alla pagina: https://sites.google.com/unimc.it/xxv-congresso-aitla/AItLA2025date?authuser=0

 

 

TEMARIO

 

Presentazione

 

Nella società contemporanea, caratterizzata dalla vasta disponibilità di informazioni e dalla varietà dei contesti comunicativi, nonché dalla molteplicità delle persone coinvolte nella comunicazione pubblica (comunicazione di contenuti complessi a un vasto pubblico) secondo le codificate variabili luogo/tempo/status, l’istanza della semplificazione linguistica si conferma come un imperativo cruciale per garantire la chiarezza e l’accesso ampio alle idee, alle nozioni e ai concetti trasmessi, e favorirne così l’elaborazione cognitiva. 

Già oggetto di una consolidata tradizione di studi riguardante il trattamento della lingua o dell’atto linguistico in differenti contesti d’uso (tra gli altri, De Mauro 1980, Bombi 2017 e 2021, Lubello 2017, Cortelazzo 2021, Piemontese 2023), la semplificazione linguistica per la comunicazione si confronta con il ruolo chiave delle tecnologie e degli ambienti digitali, che rappresentano canali privilegiati (quando non esclusivi) di mediazione e comunicazione.

Con un metodo asseverato in varie epoche e contesti (Poli 1990, Id. 2023), e coinvolgendo le dimensioni tecnologiche della parola, la semplificazione è strumento per l’organizzazione logica dei contenuti della conoscenza e modello di gestione dell’accesso alle informazioni e alle interazioni in condizioni ‘diseguali’ (Orletti 2020, Caruso-Maffia 2023), in una prospettiva globale, che integra lingue e modalità comunicative differenti.

 

Il Congresso si propone di radunare interventi a carattere teorico-metodologico e applicativo.

Da un lato si intende, ad esempio, chiarire il costrutto stesso di semplificazione e riflettere sul valore applicativo delle prospettive di ricerca. Appare infatti necessario mettere in relazione e in contrasto la nozione stessa di semplificazione con nozioni contigue e parzialmente sovrapposte quali la chiarezza, l'accessibilità, la trasparenza, la linearità, la brevità. È altresì importante identificare e/o sviluppare teorie e strumenti di indagine dello scambio comunicativo orale e scritto in grado di cogliere indicatori linguistici utili per l’analisi e per la formazione.

Dall’altro lato, il Congresso mira a esplorare la relazione inscindibile tra la semplificazione e la complessità linguistica in una varietà di contesti e di modalità d’uso, mettendo in evidenza le diverse forme di comunicazione i livelli di lingua interessati dalla semplificazione, nonché la prospettiva dalla quale si guarda alla nozione stessa (dal punto di vista del testo, del discorso, di chi interagisce).

 

Le articolazioni tematiche del Congresso sono:

 

1) La semplificazione per la comunicazione e la divulgazione.

La comunicazione pubblica e istituzionale e quella specialistica settoriale sono impegnate a rendere i messaggi accessibili nelle diverse condizioni diafasiche, moltiplicate dalla comunicazione mediata dal computer (CMC), e particolarmente nelle dimensioni comunicative dissimmetriche, così da ridurre il divario delle conoscenze e favorire la comprensione.

Nei contesti pubblici e soprattutto negli ambienti del web (dalla versione 2.0 in poi), la comunicazione specialistica affronta la sfida della divulgazione entro i parametri della chiarezza, dell’esattezza, della perspicuità dei contenuti, sperimentando forme comprensibili, utili, efficaci per il dialogo tra differenti competenze

 

2) Interazione discorsiva, comunicazione multimodale mediata dal computer

Nello scambio online, la semplificazione emerge nel corso delle interazioni discorsive orali e scritte e nei collegati processi comunicativi dinamici e adattivi. Essa riflette la volontà, da parte di chi parla, di adeguare il messaggio alle conoscenze e alle competenze di chi ascolta. Prossima ad altri meccanismi quali la facilitazione, la riduzione di senso e la chiarificazione, la semplificazione nello scambio interattivo si riflette sul piano delle regole conversazionali, sulla strutturazione degli interscambi, sulla rielaborazione dei contenuti e sull’impiego integrato di canali e modalità comunicative sincrone e asincrone (chat, e-mail, teleconferenza, forum online, ecc.) che recuperano le dimensioni mancanti del paralinguaggio.

 

3) Trattamento automatico della lingua naturale e intelligenza artificiale.

La semplificazione testuale è strettamente correlata con i livelli di leggibilità di un testo secondo i parametri della teoria dell'informazione. Questi ultimi sono misurabili con metodi computazionali di scomposizione, annotazione e organizzazione di grandi moli di dati in parole chiave, ontologie e algoritmi per la gestione ‘ridotta’, ovvero strutturata, del reticolato dei sensi. In tale ambito si collocano quegli strumenti che costituiscono funzioni, repertori e ambienti generativi che applicano principi di rielaborazione di dati per rispondere alle esigenze del vasto pubblico, a diversi gradi di specializzazione (es. la logica informativa del motore di ricerca, il modello enciclopedico Wikipediano, i più recenti strumenti dell’intelligenza artificiale (AI) come i Large Language Models - LLMs).

 

4) Strumenti e modalità per l'accessibilità e per l'inclusione in diversi contesti.

La semplificazione linguistica sorge in risposta alla pluralità dei soggetti destinatari della comunicazione oltre le barriere sensoriali o linguistiche. Si mette così al servizio delle pratiche di accesso alle informazioni per le persone con disabilità (come quelle uditive e visive), anche dovute a condizioni di asimmetria della competenza linguistica. La necessità di semplificare è alla base del funzionamento di sistemi tecnologici (come le tecniche di “easy-to-read” e di “plain language”) al servizio della comunicazione quotidiana e come strumenti per l'inclusione attraverso il pieno (multisensoriale) coinvolgimento nella fruizione e partecipazione agli eventi culturali.

 

 

In relazione alle aree tematiche del congresso, le proposte di intervento possono sviluppare argomenti quali:

- la lingua della comunicazione istituzionale;



- la lingua della divulgazione scientifica;



- la mediazione in ambito specialistico;



- gli indici di leggibilità e l'apporto del Natural Language Processing;



- strumenti per l’accessibilità per condizioni di disabilità;



- l’interazione e la comunicazione multimodale;



- codici sintetici artificiali e interlingua (“pivot language”);



- l’interazione macchina-persona, LLMs e Intelligenza Artificiale.




Language Simplification for Communication: Technologies in Context

 

In an age characterized by the vast availability of information, the variety of communicative contexts, and the multiplicity of individuals involved in public communication spanning the place, time, and status variables, language simplification is essential to ensure clarity and broad access to ideas, notions, and concepts, thereby facilitating their cognitive processing. 

Drawing on a well-established tradition (including works by De Mauro 1980, Bombi 2017, 2021, Cortelazzo 2021, Piemontese 2023), simplification in communication is confronted with the pivotal role of technologies and digital platforms, which serve as primary, if not exclusive, conduits for communication.

 

Using methodologies substantiated across different contexts and historical periods (Poli 1990, 2023), and leveraging the technological dimensions of language use, simplification includes tools for organizing knowledge logically, models for managing access to information and  strategies for interacting under 'unequal' conditions (Orletti 2020, Caruso-Maffia 2023), within a global framework integrating diverse languages and communication modalities.

 

This Conference aims to gather both theoretical-methodological and applied contributions

 

On the one hand, we welcome clarifications of the theoretical construct of simplification and explorations of its research applications. This implies contextualizing simplification within contiguous concepts such as clarity, accessibility, transparency, linearity, and brevity, but also  identifying or developing theories and tools to investigate oral and written communication exchanges in such a way as to capture relevant linguistic markers for analysis and training.

On the other hand, the Conference aims to delve into the unbreakable relationship between simplification and linguistic complexity across various contexts and modes. This entails highlighting the different forms of communication and levels of language affected by simplification, and examining different approaches and perspectives (i.e. textual, discursive, and interactional).

 

 

The Conference’s strands are as follows:

 

1) Simplification for Communication and Dissemination:

 

Addressing the challenge of making messages accessible across different communication contexts, particularly in online environments, to bridge the knowledge gap and enhance comprehension.

 

2) Discourse in Interaction, Computer-mediated Multimodal communication

 

Exploring simplification in oral and written discursive online interactions, focusing on adaptability to the audience's knowledge and skills, and its impact on conversational rules and content structuring.

 

3) Automatic Natural Language Processing of and Artificial Intelligence:

 

Investigating text simplification in correlation with readability levels using computational methods, and exploring tools and generative environments – including Large Language Models – to cater to diverse audience needs,.

 

4) Tools and Methods for Accessibility and Inclusion in Different Contexts:

 

Examining language simplification as a response to communication diversity and communication barriers – particularly for people with disabilities – and the role of technology in facilitating inclusion and participation in cultural events.

 

 

In line with the Conference's strands, proposals may explore topics such as:

 

- the language of institutional communication;



- the language of scientific dissemination;



- mediation in specialized domains;



- Readability metrics and the role of Natural Language Processing;



- Accessibility tools for disability conditions;



- Multimodal communication and interaction;



- Artificial synthetic codes and interlanguage ("pivot language");



- Human-machine interaction, LLMs, and Artificial Intelligence.

 

 

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI  / REFRENCES

 

Berruto, G., 1990, Semplificazione linguistica e varietà substandard, in G. Holtus, E. Radtke (Hrsgg.), Sprachlicher Substandard, Tübingen, Niemeyer, pp. 17-43.

Bliss, C. K., 1978, Semantography: Blissymbolics, 3rd enlarged edition, Sydney, Semantography-Blissymbolics Publications.

Bombi, R. (a cura di), 2017, Dalla semplificazione all'openness. Terzo manuale di comunicazione istituzionale e internazionale, “Lingue, culture e testi”, Roma, il Calamo.

Bombi, R. (a cura di), 2021, La comunicazione istituzionale ai tempi della pandemia. Da sfida a opportunità, Roma, il Calamo.

Cardinaletti, A., 2021, On accessible language testing for students with disabilities, “Mediazioni” 31, pp. 32-53.

Cardinaletti, A, 2021, Accessibilità ai contenuti:strategie di comunicazione accessibile e di semplificazione linguistica in ambito culturale in F. Orletti (a cura di), pp. 137-150.

Cardona G. R., 1985, I sei lati del mondo. Linguaggio ed esperienza, Roma-Bari, Laterza.

Caruana, S., Chircop, K., Gauci, P., Pace, M. (a cura di), 2021, Politiche e pratiche per l’educazione linguistica, il multilinguismo e la comunicazione interculturale, Venezia, Edizioni Ca’ Foscari.

Caruso, V., Maffia, M., 2023 (a cura di), Vecchie e nuove forme di comunicazione diseguale: canali, strutture, modelli, Studi AItLA 17, Milano, AItLA.

Chapelle, C. A., Sauro, S., 2017, The Handbook of Technology and Second Language Teaching and Learning, New York, John Wiley & Sons, Inc.

Chiusaroli, F. 2001, Una trafila secentesca di “reductio”, in V. Orioles (a c. di), Dal ‘paradigma’ alla parola. Riflessioni sul metalinguaggio della linguistica. Atti del Convegno (Udine - Gorizia, 10-11 febbraio 1999), Roma, Il Calamo, pp. 33-51. 

Chiusaroli, F., Monti, J., Sangati, F., 2017, Pinocchio in Emojitaliano, Sesto fiorentino, apice libri.

Cortelazzo, M., 2021, Il linguaggio amministrativo. Principi e pratiche di modernizzazione, Roma, Carocci.

Danesi, M., 2016, The Semiotics of Emoji: The Rise of Visual Language in the Age of the Internet, London, Bloomsbury.

DeFrancis, J., 1989, Visible speech: The diverse oneness of writing systems, Honolulu, Hawaii Press.

De Mauro, T., 1980, Guida all’uso delle parole. Parlare e scrivere semplice e preciso per capire e farsi capire, Laterza, Roma-Bari.

De Meo, A., Rasulo, M. (a cura di), 2018, Usare le lingue seconde. Comunicazione, tecnologia, disabilità, insegnamento, Studi AItLA 7, Milano, AItLA.

Di Giovanni, E., 2021, Oltre l’accessibilità. I teatri inclusivi, “Lingue e linguaggi” 43, pp. 15-31.

Graffi, G., Donati, C., 2022, La grammatica generativa. Idee, storia e modelli di analisi, Roma, Carocci.

Grandi, N., Masini, F. (a cura di), 2020, La linguistica della divulgazione, la divulgazione della linguistica. Atti del IV Convegno Interannuale SLI nuova serie, Bologna 2018, Roma, Società di Linguistica Italiana.

Leone, P., Bianchi, F. (a cura di), 2016, Linguaggio e apprendimento linguistico: metodi e strumenti tecnologici, Studi AItLA 4, Milano, AItLA.

Lubello, S., 2016, Nel labirinto del burosauro. Web e burocrazia: una semplificazione possibile?, in Id. (a cura di), L'e-taliano. Scriventi e scritture nell'era digitale, Firenze, Cesati, pp. 73-91.

Lubello, S., 2017, La lingua del diritto e dell'amministrazione, Bologna, il Mulino.

Nobili, C. (a cura di), 2019, In forma breve per il destinatario. Un approccio pragmatico ad alcuni tipi di discorso e di testo, Louvain, Presses Universitaires de Louvain.

Ong, W.J., 2011, Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola, Bologna, il Mulino.

Orletti, F., 2000, La conversazione diseguale. Potere e interazione, Roma, Carocci.

Orletti, F., Iovino, R., 2018, Il parlar chiaro nella comunicazione medica. Tra etica e linguistica, Roma, Carocci.

Orletti, F., 2021, Comunicare il patrimonio culturale. Accessibilità comunicativa, tecnologie e sostenibilità, Milano, FrancoAngeli.

Palermo, M., 2017, Italiano scritto 2.0. Testi e ipertesti, Roma, Carocci.

Piemontese, M.E., 2023 (a cura di), Il dovere costituzionale di farsi capire, Roma, Carocci.

PlainLanguage.gov, https://www.plainlanguage.gov/, Federal Plain Language Guidelines and bibliography. 

Poli, D., 1990, La metafora di Babele e le partitiones nella teoria grammaticale irlandese dell’Auraicept na n-Éces, in Id., (a cura di), Episteme. In ricordo di Giorgio Raimondo Cardona, Quaderni linguistici e filologici IV/1986-1989, Roma, Herder, pp. 179-197.

Poli, D., 2023, “Comune” e “illustre” una coppia nozionale nei domini delle istituzioni e della comunicazione, in S. Baggio, P. Taravacci (a cura di), Lingua illustre, Lingua comune. Atti della Giornata di studi, Trento 2023, Alessandria, Edizioni dell’Orso, pp. 365-386.

Sarti, G., Brunato, D., Dell'Orletta, F., 2021, That Looks Hard: Characterizing Linguistic Complexity in Humans and Language Models, in Proceedings of Workshop on Cognitive Modeling and Computational Linguistics (CMCL 2021), 10/06/2021, pp. 48-60.

Scritture Brevi, https://www.scritturebrevi.it/scritture-brevi-cosa/

Simone, R., 1991, Seicento e Settecento, in G. C. Lepschy, Storia della linguistica, vol. II, Bologna, il Mulino.

Vellutino, D., 2023, Neologismi istituzionali per la ripresa e resilienza dell’Italia. Analisi tipologico-strutturale dei nuovi termini del PNRR, “AIDAinformazioni” 1-2, pp. 113-124.

Wolf, P., 2014, Plain Language and Ethical Action: A Dialogic Approach to Technical Content in the Twenty-First Century, London, Routledge.

 

 

 

 

 

 

 

 XXV Congresso Internazionale 

dell'Associazione Italiana di Linguistica Applicata

 

  

La semplificazione linguistica per la comunicazione: 

tecnologie in contesto

 

 

 

Università di Macerata

19-21 febbraio 2025

 

 

call for proposals

scadenza: 15 luglio 2024 

https://sites.google.com/unimc.it/xxv-congresso-aitla/AItLA2025?authuser=0 

pagina invio proposte 

 

Presentazione

 

Nella società contemporanea, caratterizzata dalla vasta disponibilità di informazioni e dalla varietà dei contesti comunicativi, nonché dalla molteplicità delle persone coinvolte nella comunicazione pubblica (comunicazione di contenuti complessi a un vasto pubblico) secondo le codificate variabili luogo/tempo/status, l’istanza della semplificazione linguistica si conferma come un imperativo cruciale per garantire la chiarezza e l’accesso ampio alle idee, alle nozioni e ai concetti trasmessi, e favorirne così l’elaborazione cognitiva. 

Già oggetto di una consolidata tradizione di studi riguardante il trattamento della lingua o dell’atto linguistico in differenti contesti d’uso (tra gli altri, De Mauro 1980, Bombi 2017 e 2021, Lubello 2017, Cortelazzo 2021, Piemontese 2023), la semplificazione linguistica per la comunicazione si confronta con il ruolo chiave delle tecnologie e degli ambienti digitali, che rappresentano canali privilegiati (quando non esclusivi) di mediazione e comunicazione.

Con un metodo asseverato in varie epoche e contesti (Poli 1990, Id. 2023), e coinvolgendo le dimensioni tecnologiche della parola, la semplificazione è strumento per l’organizzazione logica dei contenuti della conoscenza e modello di gestione dell’accesso alle informazioni e alle interazioni in condizioni ‘diseguali’ (Orletti 2020, Caruso-Maffia 2023), in una prospettiva globale, che integra lingue e modalità comunicative differenti.

 

Il Congresso si propone di radunare interventi a carattere teorico-metodologico e applicativo.

Da un lato si intende, ad esempio, chiarire il costrutto stesso di semplificazione e riflettere sul valore applicativo delle prospettive di ricerca. Appare infatti necessario mettere in relazione e in contrasto la nozione stessa di semplificazione con nozioni contigue e parzialmente sovrapposte quali la chiarezza, l'accessibilità, la trasparenza, la linearità, la brevità. È altresì importante identificare e/o sviluppare teorie e strumenti di indagine dello scambio comunicativo orale e scritto in grado di cogliere indicatori linguistici utili per l’analisi e per la formazione.

Dall’altro lato, il Congresso mira a esplorare la relazione inscindibile tra la semplificazione e la complessità linguistica in una varietà di contesti e di modalità d’uso, mettendo in evidenza le diverse forme di comunicazione i livelli di lingua interessati dalla semplificazione, nonché la prospettiva dalla quale si guarda alla nozione stessa (dal punto di vista del testo, del discorso, di chi interagisce).

 

Le articolazioni tematiche del Congresso sono:

 

1) La semplificazione per la comunicazione e la divulgazione.

La comunicazione pubblica e istituzionale e quella specialistica settoriale sono impegnate a rendere i messaggi accessibili nelle diverse condizioni diafasiche, moltiplicate dalla comunicazione mediata dal computer (CMC), e particolarmente nelle dimensioni comunicative dissimmetriche, così da ridurre il divario delle conoscenze e favorire la comprensione.

Nei contesti pubblici e soprattutto negli ambienti del web (dalla versione 2.0 in poi), la comunicazione specialistica affronta la sfida della divulgazione entro i parametri della chiarezza, dell’esattezza, della perspicuità dei contenuti, sperimentando forme comprensibili, utili, efficaci per il dialogo tra differenti competenze

 

2) Interazione discorsiva, comunicazione multimodale mediata dal computer

Nello scambio online, la semplificazione emerge nel corso delle interazioni discorsive orali e scritte e nei collegati processi comunicativi dinamici e adattivi. Essa riflette la volontà, da parte di chi parla, di adeguare il messaggio alle conoscenze e alle competenze di chi ascolta. Prossima ad altri meccanismi quali la facilitazione, la riduzione di senso e la chiarificazione, la semplificazione nello scambio interattivo si riflette sul piano delle regole conversazionali, sulla strutturazione degli interscambi, sulla rielaborazione dei contenuti e sull’impiego integrato di canali e modalità comunicative sincrone e asincrone (chat, e-mail, teleconferenza, forum online, ecc.) che recuperano le dimensioni mancanti del paralinguaggio.

 

3) Trattamento automatico della lingua naturale e intelligenza artificiale.

La semplificazione testuale è strettamente correlata con i livelli di leggibilità di un testo secondo i parametri della teoria dell'informazione. Questi ultimi sono misurabili con metodi computazionali di scomposizione, annotazione e organizzazione di grandi moli di dati in parole chiave, ontologie e algoritmi per la gestione ‘ridotta’, ovvero strutturata, del reticolato dei sensi. In tale ambito si collocano quegli strumenti che costituiscono funzioni, repertori e ambienti generativi che applicano principi di rielaborazione di dati per rispondere alle esigenze del vasto pubblico, a diversi gradi di specializzazione (es. la logica informativa del motore di ricerca, il modello enciclopedico Wikipediano, i più recenti strumenti dell’intelligenza artificiale (AI) come i Large Language Models - LLMs).

 

4) Strumenti e modalità per l'accessibilità e per l'inclusione in diversi contesti.

La semplificazione linguistica sorge in risposta alla pluralità dei soggetti destinatari della comunicazione oltre le barriere sensoriali o linguistiche. Si mette così al servizio delle pratiche di accesso alle informazioni per le persone con disabilità (come quelle uditive e visive), anche dovute a condizioni di asimmetria della competenza linguistica. La necessità di semplificare è alla base del funzionamento di sistemi tecnologici (come le tecniche di “easy-to-read” e di “plain language”) al servizio della comunicazione quotidiana e come strumenti per l'inclusione attraverso il pieno (multisensoriale) coinvolgimento nella fruizione e partecipazione agli eventi culturali.

 

 

In relazione alle aree tematiche del congresso, le proposte di intervento possono sviluppare argomenti quali:

- la lingua della comunicazione istituzionale;



- la lingua della divulgazione scientifica;



- la mediazione in ambito specialistico;



- gli indici di leggibilità e l'apporto del Natural Language Processing;



- strumenti per l’accessibilità per condizioni di disabilità;



- l’interazione e la comunicazione multimodale;



- codici sintetici artificiali e interlingua (“pivot language”);



- l’interazione macchina-persona, LLMs e Intelligenza Artificiale.




Language Simplification for Communication: Technologies in Context

 

In an age characterized by the vast availability of information, the variety of communicative contexts, and the multiplicity of individuals involved in public communication spanning the place, time, and status variables, language simplification is essential to ensure clarity and broad access to ideas, notions, and concepts, thereby facilitating their cognitive processing. 

Drawing on a well-established tradition (including works by De Mauro 1980, Bombi 2017, 2021, Cortelazzo 2021, Piemontese 2023), simplification in communication is confronted with the pivotal role of technologies and digital platforms, which serve as primary, if not exclusive, conduits for communication.

 

Using methodologies substantiated across different contexts and historical periods (Poli 1990, 2023), and leveraging the technological dimensions of language use, simplification includes tools for organizing knowledge logically, models for managing access to information and  strategies for interacting under 'unequal' conditions (Orletti 2020, Caruso-Maffia 2023), within a global framework integrating diverse languages and communication modalities.

 

This Conference aims to gather both theoretical-methodological and applied contributions

 

On the one hand, we welcome clarifications of the theoretical construct of simplification and explorations of its research applications. This implies contextualizing simplification within contiguous concepts such as clarity, accessibility, transparency, linearity, and brevity, but also  identifying or developing theories and tools to investigate oral and written communication exchanges in such a way as to capture relevant linguistic markers for analysis and training.

On the other hand, the Conference aims to delve into the unbreakable relationship between simplification and linguistic complexity across various contexts and modes. This entails highlighting the different forms of communication and levels of language affected by simplification, and examining different approaches and perspectives (i.e. textual, discursive, and interactional).

 

 

The Conference’s strands are as follows:

 

1) Simplification for Communication and Dissemination:

 

Addressing the challenge of making messages accessible across different communication contexts, particularly in online environments, to bridge the knowledge gap and enhance comprehension.

 

2) Discourse in Interaction, Computer-mediated Multimodal communication

 

Exploring simplification in oral and written discursive online interactions, focusing on adaptability to the audience's knowledge and skills, and its impact on conversational rules and content structuring.

 

3) Automatic Natural Language Processing of and Artificial Intelligence:

 

Investigating text simplification in correlation with readability levels using computational methods, and exploring tools and generative environments – including Large Language Models – to cater to diverse audience needs,.

 

4) Tools and Methods for Accessibility and Inclusion in Different Contexts:

 

Examining language simplification as a response to communication diversity and communication barriers – particularly for people with disabilities – and the role of technology in facilitating inclusion and participation in cultural events.

 

 

In line with the Conference's strands, proposals may explore topics such as:

 

- the language of institutional communication;



- the language of scientific dissemination;



- mediation in specialized domains;



- Readability metrics and the role of Natural Language Processing;



- Accessibility tools for disability conditions;



- Multimodal communication and interaction;



- Artificial synthetic codes and interlanguage ("pivot language");



- Human-machine interaction, LLMs, and Artificial Intelligence.

 

 

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI  / REFRENCES

 

Berruto, G., 1990, Semplificazione linguistica e varietà substandard, in G. Holtus, E. Radtke (Hrsgg.), Sprachlicher Substandard, Tübingen, Niemeyer, pp. 17-43.

Bliss, C. K., 1978, Semantography: Blissymbolics, 3rd enlarged edition, Sydney, Semantography-Blissymbolics Publications.

Bombi, R. (a cura di), 2017, Dalla semplificazione all'openness. Terzo manuale di comunicazione istituzionale e internazionale, “Lingue, culture e testi”, Roma, il Calamo.

Bombi, R. (a cura di), 2021, La comunicazione istituzionale ai tempi della pandemia. Da sfida a opportunità, Roma, il Calamo.

Cardinaletti, A., 2021, On accessible language testing for students with disabilities, “Mediazioni” 31, pp. 32-53.

Cardinaletti, A, 2021, Accessibilità ai contenuti:strategie di comunicazione accessibile e di semplificazione linguistica in ambito culturale in F. Orletti (a cura di), pp. 137-150.

Cardona G. R., 1985, I sei lati del mondo. Linguaggio ed esperienza, Roma-Bari, Laterza.

Caruana, S., Chircop, K., Gauci, P., Pace, M. (a cura di), 2021, Politiche e pratiche per l’educazione linguistica, il multilinguismo e la comunicazione interculturale, Venezia, Edizioni Ca’ Foscari.

Caruso, V., Maffia, M., 2023 (a cura di), Vecchie e nuove forme di comunicazione diseguale: canali, strutture, modelli, Studi AItLA 17, Milano, AItLA.

Chapelle, C. A., Sauro, S., 2017, The Handbook of Technology and Second Language Teaching and Learning, New York, John Wiley & Sons, Inc.

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Borse di partecipazione

Premio Aitla

Congressi

Iscrizioni

Corsi estivi di dialettologia e linguistica storica, Bellinzona, 25-29 agosto 2025
19 Mag 2025 20:07Corsi estivi di dialettologia e linguistica storica, Bellinzona, 25-29 agosto 2025

Il Centro di Dialettologia e di Etnografia (CDE) segnala la XXV edizione dei Corsi estivi di dialettologia e linguistica storica, organizzati a Bellinzona dal 25 al 29 agosto 2025.
Per maggiori informazioni e per l'iscrizione, è possibile consultare https://www4.ti.ch/decs/dcsu/cde/servizi/corsi-estivi

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L’interazione comunicativa: relazioni, pratiche, prospettive, XXVI congresso AItLA, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Forlì, call-for-papers
16 Mag 2025 08:52L’interazione comunicativa: relazioni, pratiche, prospettive, XXVI congresso AItLA, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Forlì, call-for-papers

  XXVI Congresso Internazionale di Studi dell’Associazione Italiana di Linguistica Applicata (AItLA)       L’interazione comunicativa: relazioni, pratiche, prospettive Communicative Interaction: Relationships, Practices, Perspectives Interaction communicative : relations, pratiques, perspectives       Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Campus di Forlì 12 e 13 febbraio 2026 Call for papers   invio delle proposte entro il 7 luglio 2025     temario i [ ... ]

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Imparare le lingue con l’IA: Contesti, sfide e pratiche di insegnamento
13 Mag 2025 10:02Imparare le lingue con l’IA: Contesti, sfide e pratiche di insegnamento

  Si segnala l’evento “Imparare le lingue con l’IA: Contesti, sfide e pratiche di insegnamento, organizzato nell’ambito del progetto PRIN 2022 UNITE – Universally Inclusive Technologies to practice English, che si terrà il prossimo 29 maggio 2025 dalle 15:00 alle 18:00, in presenza (Aula 9, Teaching Hub – Università di Bologna, Campus di Forlì) e online. Sarà un’occasione per riflettere sull’uso dell’intelligenza artificiale nella didattica delle lingue, grazie a con [ ... ]

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"Oltre le barriere comunicative", seminario del GSPL, online, 23 maggio 2025
02 Mag 2025 22:06

seminario digitale del   Gruppo di Studio delle Politiche Linguistiche della SLI   “Oltre le barriere comunicative:  strategie, strumenti e buone pratiche  per una lingua accessibile e inclusiva”   venerdì 23 maggio dalle 16.30 alle 18   online   brochure  

  Interverranno:  - Anna Cardinaletti (Università Ca' Foscari Venezia)  - Simonetta Montemagni (Istituto di Linguistica Computazionale ‘Antonio Zampolli’, CNR Pisa) - Franca Orletti (Università deg [ ... ]

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"Plain English", Intensive School for Advanced Graduate Studies, Pavia, 18-20 June
01 Mag 2025 07:46

  Plain English:  Accessible Communication across Disciplines and Cultures   18, 19 and 20 June, in Pavia   https://plainenglish.unipv.it/ Registration closes on May 15th 2025     “Plain English: Accessible Communication across Disciplines and Cultures” is the first Intensive School for Advanced Graduate Studies 2024. It will take place on the 18, 19 and 20 June 2025 at the Department of Humanities of the University of Pavia, Italy. The summer school is endorsed by the [ ... ]

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Summer School in Language Documentation (LDSS25), Università della Tuscia, 14-18 luglio 2025
27 Apr 2025 20:00Summer School in Language Documentation (LDSS25), Università della Tuscia, 14-18 luglio 2025

  Si segnala l'XI edizione della Summer School in Language Documentation (LDSS25), che si terrà presso l'Università della Tuscia, dal 14 al 18 luglio 2025, in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, l'Università di Napoli "L'Orientale" e l'Associazione Ethnorêma. Quest'anno il focus è sulle metodologie e le pratiche per la ricerca dialettologica. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito.  

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Corso Linguistica forense, 23 maggio-13 giugno 2025, online
27 Apr 2025 19:46Corso Linguistica forense, 23 maggio-13 giugno 2025, online

    Sono aperte le iscrizioni al corso "Linguistica forense: intercettazioni, trascrizioni, identificazione del parlante". Il corso si terrà online, dal 23 maggio al 13 giugno 2025 e sarà articolato in 5 moduli per un totale di 20 ore + 5 ore di lavoro individuale. L’analisi linguistica, a cominciare da quella fonetica, può dare un contributo sostanziale in fase processuale, fornendo dati a supporto dell’ipotesi di colpevolezza o a sostegno dell’innocenza di un indagato. I parte [ ... ]

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Le etichette alimentari: aspetti normativi, linguistici e commerciali, giornata di studi, 5 maggio, Napoli
23 Apr 2025 12:55Le etichette alimentari: aspetti normativi, linguistici e commerciali, giornata di studi, 5 maggio, Napoli

programma      Le etichette alimentari:  aspetti normativi, linguistici e commerciali   giornata di studi   Università di Napoli "L'Orientale" Palazzo Du Mesnil
Via Partenope, 10/A Napoli   5 maggio 2025   programma           Le etichette alimentari, per quanto soggette al rispetto di regolamenti e normative, manifestano una tipologia testuale particolarmente complessa, nella quale possono riscontrarsi aspetti di oscurità, scarsa leggibilità o, al contrario [ ... ]

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Comunicato congiunto delle associazioni di area linguistica e letteraria sulle "Nuove Indicazioni 2025. Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione"
09 Apr 2025 09:26Comunicato congiunto delle associazioni di area linguistica e letteraria sulle

  Osservazioni sull’insegnamento dell’italiano e delle lingue straniere nei materiali per il dibattito pubblico relativi alle Nuove Indicazioni 2025. Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione      pdf del comunicato     Le società di area linguistica e letteraria che rappresentiamo manifestano con fermezza la propria contrarietà alle Nuove Indicazioni (NI). Come già è stato fatto presente alla Commissione presieduta dalla Prof.ssa Perla, non ravvisiamo alcuna ne [ ... ]

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Il potere delle parole: genere, linguaggi e scienza, disseminazione, venerdì 11 aprile 2025, Reggio Emilia e online
30 Mar 2025 14:47Il potere delle parole: genere, linguaggi e scienza, disseminazione, venerdì 11 aprile 2025, Reggio Emilia e online

  Il potere delle parole: genere, linguaggi e scienza in presenza e su zoom a cura del Gruppo aziendale per il Gender Equality Plan AUSL Reggio Emilia Auditorium CORE Arcispedale Santa Maria Nuova Viale Risorgimento, 80 – RE   venerdì 11 aprile 2025 ore 14.30-17:00       https://www.ausl.re.it/allegati/IRCCS/AUSL_RE_Ricerca_11_aprile2025.pdf   L’evento si focalizzerà sull’importanza del linguaggio inclusivo in ambito scientifico, dal punto di vista teorico e comun [ ... ]

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