Borse di studio

Premio Aitla

Congressi

Iscrizioni

Le conversazioni del GSCP

 

 

piattaforma meet al link 

meet.google.com/cyt-abhy-ovr

 

 

 

MAGGIO 2022 venerdì 27 maggio h 17 - online 

 

 

Patrizia Sorianello (Università degli Studi di Bari)La scortesia linguistica dell’insulto: una minaccia pragmatica e sonora  

 

Marina Castagneto (Università del Molise), Le diverse strategie del complimento per essere cortesi: un’analisi di pragmatica variazionale 

 

Abstract

 

Patrizia Sorianello (Università degli Studi di Bari)La scortesia linguistica dell’insulto: una minaccia pragmatica e sonora  

L’intervento, dal carattere introduttivo, si concentrerà su alcune manifestazioni della scortesia linguistica, con particolare riguardo agli atti insultanti. Si tratta di un tema di grande interesse e attualità, molto variegato al suo interno per approccio teorico e per la scelta delle metodologie di analisi. All’interno di questo vasto e complesso ambito, saranno considerati da un lato i principali aspetti relativi alle funzioni pragmatico-comunicative degli insulti, dall’altro i tratti prosodici caratterizzanti. Nel corso dell’intervento si cercherà di mostrare come le due componenti, quella pragmatica e quella prosodica, oltre a essere profondamente connesse, si dispongano su un piano diametralmente opposto a quello degli atti cortesi. 

 

Marina Castagneto (Università del Molise), Le diverse strategie del complimento per essere cortesi: un’analisi di pragmatica variazionale

Nell'intervento verrà proposto un primo tentativo di analisi dei diversi modelli di politness (e strategie di facework) che sottostanno a tre diversi corpora di complimenti rappresentativi di tre diverse aree italiane, rispettivamente del Piemonte Orientale, della provincia di Caserta e di una comunità sarda nel Piemonte settentrionale. 

La cultura individualistica (Hofstede 2001) del Piemonte Orientale, orientata verso la politeness negativa, produce interazioni contenenti un complimento che possono essere bene spiegate alla luce del modello di politeness proposto da Brown & Levinson (1978): la faccia appartiene al parlante e il lavoro di facework è orientato verso la protezione delle dinamiche di faccia. 

La società di Cancello ed Arnone (provincia di Caserta), più vicina al polo collettivistico che a quello individualistico ed in cui la costruzione del sé dipende dal gruppo (ma non si tratta di una cultura con legami gerarchici forti), dà luogo invece a dinamiche interazionali che possono essere più facilmente interpretate grazie al modello della “Face Constituting Theory” proposto da Arundale (2006). In questo caso la faccia non è individuale ma interazionale, e appartiene in modo non-sommativo agli interagenti: i complimenti a Cancello e Arnone sono infatti orientati alla continua co-costruzione, nella interazione, di una connection face che appartiene sia al complimentatore che al complimentato.  

Per comprendere infine i complimenti nella comunità sarda di Biella, è utile ricorrere piuttosto a un altro modello di politeness, proposto da Mursy & Wilson (2001) per il complimento in Egitto. In questo caso le dinamiche di faccia rispondono all’esigenza di rispettare la Massima di Generosità, radicata nel Social Contract of Values; il complimento non mira a compiacere l’interlocutore, e va invece inteso come un obbligo sociale; la faccia viene guadagnata attraverso il rispetto delle norme sociali e conversazionali, che precedono la interazione e la conformano. 

  

infoQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.